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colla malattia stessa. Colla quantità di elementi accidentali che si trovano nell’intestino è facile comprendere come possano spesso incontrarvisi delle
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di Charcot (§ 88). Io li trovai in un individuo affetto da anchilostomo-anemia, e dopo di me li trovarono nella stessa malattia PERRONCITO e BÄUMLER
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li ritennero in rapporto eziologico colla malattia. Da poco tempo questi vermi vennero trovati anche da noi, specie negli individui sofferenti di
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di sopra della valvola ileo-cecale. - Non è ben noto qual rapporto abbia il paramaecium colla malattia in cui venne riscontrato. Non si crede frequente
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grande, in quanto che permetterebbero, già nei primi tempi della malattia, di diagnosticare, dalla loro presenza negli sputi e dalla loro degenerazione
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, cioè dal 3.o al 7.o giorno di malattia; in un giorno se ne possono eliminare fin 24-30. REMAK avrebbe accordato loro un certo significato prognostico
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esempio, quando la caverna è piccola, ovvero quando i sintomi di essa sono coperti da quelli di altra malattia, per es., da una concomitante pneumonite
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circonvicino. Nel decorso della malattia si trovarono sempre nello sputo i cristalli ottaedrici, mentre quelli d’ossalato erano incostanti.
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malattia ch’esso complica colla sua presenza. In una donna affetta da estesa bronchite, e che aveva appena superato una pneumonite, nello sputo si
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cancrenosa vengono disciolte, ed in tal caso la diagnosi non può basarsi che sui segni fisici offerti dal polmone, e sul decorso della malattia.
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91. Nella pneumonite cruposa, (Tav. 5a, fig. 44) lo sputo di solito varia a seconda dello stadio della malattia; nel primo e nell’ultimo stadio esso
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malattia toracica; in questo caso nell’esame dello sputo hanno la massima importanza per accertare la diagnosi i globuli rossi (color rugginoso) e la
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abbondante, ed è della precisa forma e grandezza della palpebra onde fu tolta. In questo caso la malattia era provenuta per contagio da ragazzi
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Nella così detta perivaginite flemmonosa disseccante (malattia assai rara, di cui pel primo MARCONNET descrisse due casi, ed io ne pubblicai uno
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della malattia e l’effetto della terapia. Nel ricavare le deduzioni non basta tener calcolo della quantità di zucchero che c'è in una data porzione
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Quale esempio, riferisco la seguente osservazione, notevole pel contrasto tra la transitorietà della malattia e la quantità e qualità di epitelî
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comparire in copia, e così degenerate, nell’orma, ci svelano lo stadio o la natura della malattia.
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, tifo, diatesi emorragica, difterite), i tumori e prevalentemente il carcinoma. Una semplice congestione venosa, dovuta, per es., ad una malattia di
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malattia. La sede dei sintomi prevalenti sarà buon indizio della sede della malattia piuttosto nell’una che nell’altra parte dell’apparato uropoetico.
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KANNENBERG in parecchie malattie d’infezione trovò dei micrococchi nell’orina appena emessa, massime quando la malattia era complicata con nefrite
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, o abbrunati dalla sostanza colorante del sangue, ovvero in parte in degenerazione grassa se la malattia dura da tempo; e, finalmente, cilindri, ora
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Negli ultimi stadi della malattia, allorchè il rene s’avvia alla sclerosi secondaria, l’orina va assomigliando, per quantità, colore, peso specifico
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specifico, corrispondente alla scarsezza di secrezione; acida; con molta albumina (più relativamente, che in ogni altra malattia renale; e con copioso
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142. Degenerazione amiloide del rene. - L’orina varia assai di quantità e di carattere nel decorso della malattia, ed è simile ora a quella della
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della estensione e del decorso della malattia. I leucociti del pus, commisti a globuli sanguigni rossi, costituiscono un sedimento ordinariamente
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seconda della reazione più o meno alcalina dell’orina. Gli epitelî vescicali possono essere scarsi o mancare del tutto nel progresso della malattia.
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sintomo della malattia, e per questa ragione attira per la prima l’attenzione del medico sui reni. E generalmente copiosa, e accompagnata talvolta dall
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batterî, e con cristalli di fosfato triplo, d’urato d’ammoniaca, ecc. Al pus è commisto talvolta del sangue. Nel principio della malattia vi si trovano
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determinare la gravità del caso, sia per constatare le mutazioni in meglio od in peggio che avvengono nel decorso della malattia. Il processo operatorio è
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leucemia è probabilmente linfatica; se i leucociti grossi, la malattia è probabilmente d'origine splenica. Questo criterio ha perduto molto d'importanza
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alla origine della malattia? Una risposta affermativa a questa domanda sarebbe di molto valore, poichè avremmo con ciò acquistato una nozione
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Questi fatti, benchè dimostrino una profonda alterazione dell’ematopoesi, non valgono, però, ad indicarci una determinata malattia; giacche
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premessa che i globuli rossi nucleati non esistano che nel midollo rosso delle ossa, ritiene che la loro presenza nel sangue accenni a malattia del
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nella anemia perniciosa progressiva; da alcuni, anzi (EICHHORST), si considerarono, a torto, come caratteristici di questa malattia. - Da tutto ciò si
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malattia; dopo un accesso febbrile suole aumentare. - Si raccomanda all’inesperto di non pigliare per granuli di pigmento quei pezzetti di sostanza bruna o
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specie da quelli di un altra. Si aggiunga, che non è necessario ch’essi si trovino nel sangue circolante durante tutta la malattia; perchè può darsi, e
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Se nel sangue trattato a questo modo non si trovano microfiti non si dedurrà che la malattia non sia parassitaria, poichè i microfìti potrebbero
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nei diversi periodi della malattia; il che è importante a notare, affine di non escludere l’esistenza di una febbre ricorrente quando non si trovino
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Che, poi, agli spirilli sia associato il virus, viene dimostrato da ciò, che la malattia si può inoculare soltanto col sangue (e non con altri
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taluno che questi non fossero proprî della malattia, sicchè questa potesse sussistere indipendente da quelli. La spiegazione del fatto venne data dalle
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, avendo un diametro che in media oscilla fra 8-10 µ; anche in qualche raro caso in cui per malattia (leucemia) predominavano nel sangue i leucociti di
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può allignare anche nell’uomo e produrvi una malattia caratteristica. I primi casi vennero osservati da Israel nel 1877 e da Ponfick nel 1879
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sperimentatori riesci d’inocularlo da un animale all’altro, riproducendo la malattia (Israel, Ponfick V. intorno a questo argomento il bel lavoro
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La diagnosi della malattia è accertata soltanto dall’esame microscopico del contenuto dei tragitti fistolosi. Questi contengono meglio che pus un
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’epidermide. La malattia appare ad occhio nudo sotto forma di macchie giallognole, spesso confluenti, occupanti larghe estensioni della pelle delle parti
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, è dovuto a parassiti vegetali. Riguardo al rapporto di questa malattia coi fito-parassiti, I. NEUMANN, fondandosi su proprie osservazioni, ritiene
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alla macchia intertriginosa. Questo processo continua, sicchè ben presto la parte malata supera in ampiezza la palma della mano. - La malattia si estende
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, che io ebbi agio di ripetutamente esaminare, io non trovai traccia di funghi, sicchè inclino all’opinione di coloro, che non ritengono questa malattia
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accertare l’esistenza di una malattia dei muscoli, la pseudo-ipertrofia muscolare, o la presenza di parassiti (trichine, cisticerchi). Si giunge allo
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estremità non è tagliata di netto, ma è tutta sfibrata. Ho studiato cinque casi di questa malattia; in tutti la barba era a peli grossi ed ispidi; in
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